Intossicazione da amalgame dentali: effetti del Mercurio sul SNC

L'amalgama dentale è usata in odontoiatria come materiale per otturazioni dentali ed è una miscela di mercurio (50% circa del contenuto totale), argento (22-32%), stagno (11-14%), rame (6-9%), zinco (2%). L’uso di tale materiale in Italia è ancora diffuso, e ancora molto si discute sulla effettiva tossicità e sugli effetti che tale uso comporta. Da sottolineare come Il 27 maggio 2011 il Consiglio d'Europa ha approvato un piano per proibire l'uso del mercurio odontoiatrico (amalgama) per otturazioni dentali.


Tossicità dell'amalgama dentale

Tutte le parti coinvolte nel dibattito sull'eventuale tossicità dell'amalgama concordano sul punto che non ci si possa assolutamente aspettare che la presenza di amalgama dentale nei denti vada a causare il quadro di intossicazione acuta da mercurio classico (come per esempio quello dei minatori esposti professionalmente). I meccanismi ipotizzabili di una eventuale azione nociva delle dosi di mercurio rilasciate dalle amalgame dentali sono i seguenti:


  • Allergologici;
  • Sensibilizzazione immunitaria;
  • Immunotossicologici;
  • Elettrogalvanici (data la facilità con cui l'amalgama instaura potenziali elettrici quando ci sono nella bocca altri metalli);
  • La metilazione che avviene nel tempo del mercurio elementare in mercurio metilato, che comporta un aumentato rischio di tossicità.

Sintomi clinici dell'intossicazione da mercurio
  • Sintomi neurologici: depressione, nervosismo, instabilità, perdita di memoria, emicranie e tremori
  • Sintomi della cavità orale: gengiviti, emunzione endorale di mercurio, sanguinamenti
  • Sintomi immunologici: depressione del sistema immunitario oppure allergie
  • Sintomi endocrini: fatica, ipossia, eccessiva traspirazione, debolezza muscolare, edema, eccessiva urinazione, infertilità, ipotiroidismo.


Si è già detto come la coesistenza di restauri in leghe differenti all'interno del cavo orale può dare luogo a fenomeni elettrogalvanici con corrosione a cella galvanica degli stessi manufatti e possibili sensazioni di tipo elettrico a carico della mucosa orale circostante, oltre che una sensazione di gusto metallico.


Conclusioni
In Italia la legislazione del 2001 vieta l’impiego delle amalgame dentali nelle donne in gravidanza, nei soggetti allergici al mercurio o con problemi renali. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconobbe, già nel 1981, che i soli vapori liberati dalle otturazioni di amalgama sono la maggiore fonte di esposizione al mercurio per l'essere umano. Uno studio epidemiologico (Tubingen, Germania 1993) su 20000 pazienti tedeschi dimostrò che il solo mercurio nella saliva (cioè escludendo i vapori inalati direttamente dall'amalgama) costituisce per il 40% degli individui un carico superiore a quello ammesso dalla OMS. Lo stesso studio evidenziò una limpida correlazione statistica tra il numero di amalgame e una serie di patologie e sintomi. Da quanto si evince dai vari studi di molti paesi mondiali ed europei , il mercurio ed i vari metalli contenuti nell’amalgama sono tossici.


[Da Maiuri F. Intossicazione da amalgame dentali: effetti del Mercurio sul SNC. Prevent Res, published on line 19. Apr. 2012, P&R Public. 19. Available from: http://www.preventionandresearch.com/. doi: 10.7362/2240-2594.064.2012]