Prevenzione tumori del cavo orale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala il manifestarsi di circa 400.000 nuovi casi l’anno nel mondo di carcinoma del cavo orale, sottolineando che questa localizzazione della malattia si pone tra i dieci tumori maligni più diffusi. Esso si presenta solitamente come epitelioma a cellule squamose, forma tra le più invasive e devastanti. Il rapporto di incidenza maschi/femmine è attualmente di 2:1. Il 50% dei casi si manifesta tra il quarto ed il sesto decennio di vita.

La sopravvivenza a 5 anni, se il tumore è diagnosticato precocemente, si ha nell’ 80% dei casi. Ecco quindi che l’informazione e la motivazione del paziente sono fondamentali. Tabacco, alcool, malnutrizione, fattori dentali (denti rotti, protesi incongrue, scarsa igiene), eccessiva esposizione ai raggi solari, infezione da HPV sono tutti fattori di rischio che devono essere rimossi.

In aggiunta è importante recarsi dal dentista per un controllo almeno una volta all’anno.

Per poter fare una diagnosi tempestiva di questa patologia, che spesso si presenta subdola all’inizio, occorre effettuare manovre di ispezione e palpazione di volto, collo e cavo orale, dopo aver raccolto i dati anamnestici del paziente.

Un aiuto in più ci viene fornito da Velscope.

Velscope è una metodica non invasiva, che si basa sull’analisi colorimetrica di un fascio di luce, di una determinata lunghezza d’onda, che rimbalza da un tessuto sfruttando il fenomeno dell’autofluorescenza. Si tratta in altre parole di riuscire a evidenziare le alterazioni displasiche cellulari che precedeono la formazione di un “cancro”.